Stati Uniti, Europa e Giappone guidano la ripresa dell'economia globale mentre le economie emergenti continuano a deludere e assecondano il calo dei metalli per uso industriale. Il mercato azionario americano si mantiene vicino ai massimi, ma gli analisti denunciano l'anomalia del segmento delle obbligazioni ad alto rendimento che...
perde terreno. Le Borse europee non riescono a confermare i progressi del primo trimestre.
Gaetano Evangelista - Amministratore unico di Age Italia da Bari: "Resto dell'idea che la Borsa americana abbia ancora le migliori possibilità, ma dopo il consolidamento nella parte centrale dell'anno anche le Borse europee hanno depurato gli eccessi della primavera e possono rompere verso l'alto, la giuria è ancora riunita ma credo che nel prossimo futuro potremo celebrare una rialzo che avrebbe delle implicazioni interessanti".
Buonasera Dr. Evangelista,
RispondiEliminaalla luce del miglior "stato di salute" di Wall Street, come da Lei medesimo ricordato in sede di analisi, ritiene che ci siano ancora spazi al rialzo per la "cavalcata" del Nasdaq Biotech, iniziata nel lontano settembre 2011 ?
Grazie e cordialità.
Riporto un commento pubblicato sul tema qualche giorno fa.
RispondiEliminaCi siamo occupati del Biotech un paio di settimane fa, evidenziando la notevole stagionalità positiva del periodo compreso fra agosto e marzo, e la contiguità di un supporto di lungo periodo in corso di avvicinamento. Al contempo, non si può negare il fatto che il settore abbia corso tantissimo, e si candidi decisamente al ruolo di “bolla del decennio”: una convinzione talmente diffusa da risultare quasi fastidiosa, proprio in ottica bearish, per l’universalità con cui è ostentata.
In effetti per parecchio tempo l’andamento del Biotech americano è risultato sovrapponibile a quello del Mania Index, che sintetizza l’evoluzione di bolle speculative del passato: dall’ascesa parabolica dell’oro degli anni Settanta alla bolla giapponese degli anni Ottanta, dal boom tecnologico degli anni Novanta all’arrampicata dei metalli dello scorso decennio.
Il fatto è però che temporalmente siamo andati già di alcuni mesi oltre il tempo massimo, a giudicare dalla figura qui in alto. Certo, non si può pretendere una assoluta correlazione, ma il dato induce i ribassisti ad una presa d’atto. E non finisce qui.
Il grafico confronta il P/E di settore, con il P/E di mercato. Il dato è inferiore all’unità, si attesta ai livelli più bassi degli ultimi tre anni, e ben sotto la media storica, che prevede un premio di valutazione rispetto a Wall Street. Ciò suggerisce come l’argomentazione di una bolla qui non trovi il riscontro di fondamentali deteriorati; al contrario: il settore Biotech è relativamente a sconto, e un’ulteriore limatura di prezzo nell’ordine del 10% dai livelli correnti costituirebbe paradossalmente un’opportunità, dal punto di vista fondamentale.
Egregio Dr. Evangelista,
RispondiEliminaLa ringrazio infinitamente per la Sua disponibilità e cortesia nel rispondere al mio quesito.
Cordialità.
futuro potremo celebrare una rialzo che avrebbe delle implicazioni interessanti".
RispondiElimina