L'euro dopo avere registrato otto giorni consecutivi di calo, la sequenza più lunga da settembre 2008, tratta vicino al minimo di tre mesi contro il dollaro e al livello più basso da febbraio contro lo yen giapponese. Le difficoltà della Grecia a formare un nuovo governo fanno temere che la nazione possa lasciare l'unione...
monetaria europea.
Gabriele Vedani - Direttore generale Italia di FXCM a Legnano: "Un avvicinamento alla parità dei poteri d'acquisto, con un euro a 1,17 dollari, non causerebbe forti pressioni inflazionistiche e aiuterebbe le esportazioni dei paesi in difficoltà sul mercato domestico".
Come si fa a far dimunire l'euro/dollaro? il tecnico non l'ha spiegato, scusate l'ignoranza ma son qui per imparare elementi di economia :-)
RispondiEliminala richiesta di banche crea la domanda e se diminuisce e aumenta l' offerta il prezzo scende. Penso che sia così. Ciao
EliminaGrazie della domanda, ha ragione, non ne abbiamo parlato!
RispondiEliminaSostanzialmente sono due le alternative che una Banca Centrale può utilizzare per influenzare il valore di una moneta:
1. (la più efficace - anche se nel medio lungo periodo)una politica monetaria più espansiva, per semplicità diciamo tassi di interesse più bassi e maggior liquidità circolante. Aumentando infatti la quantità disponibile di un bene (l'euro in questo caso) e diminuendone il rendimento (il tasso d'interesse sugli attivi posseduti) se ne diminuisce il valore.
2. gli interventi diretti sul mercato, tramite la vendita della moneta che si vuole indebolire in contropartita di acquisti della moneta nei confronti della quale si vuole "aggiustare" il tasso di cambio. Questo è un intervento che escluderei per l'Euro perchè il livello attuale non giustifica una forzatura di questo tipo che viene riservata alle situazioni di vera emergenza e perchè non è nel DNA della BCE (la BOJ invece è solita vendere Jpy quando ritiene che la moneta domestice si stia apprezzando oltre il lecito). Trattasi infine di interventi che hanno effetti immediati sul prezzo ma che, se non reiterati, possono addirittura sortire l'effetto contrario, perchè il mercato spinge in direzione contraria per testare la reale determinazione della banca centrale.
Grazie per avermi dato la possibilità di precisare.
Gabriele Vedani
cosa ne pense del dollaro australiano? Le risulta che sia molto collegato al renmimbi, essendo quello cinese il principale mercato di esportazione dell'australia, e dunque che abbia ancora possibilità di proseguire al rialzo o almeno mantenere , tra alti e bassi, il suo valore sul dollaro, dal momento che il renmimbi tende ad apprezzarsi?
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