Le obbligazioni italiane e spagnole salgono per il secondo giorno e il costo dei finanziamenti diminuisce, i declassamenti del merito creditizio non causano l'aumento del costo del debito europeo. Il Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, mette in discussione il ruolo delle agenzie...
di valutazione del credito. La Grecia è a rischio insolvenza incontrollata in seguito al blocco delle trattative con i creditori in vista della scadenza del 20 marzo quando dovrà pagare €14.5 mld che non possiede.
Gianluca Braguzzi - Direttore gestioni e strategie di Total Return Sgr a Mantova: "I mercati finanziari temono l'impatto del debito sui conti dei creditori, se il piccolo debito greco ha prodotto un terremoto, quello enorme dell'Italia produrrebbe effetti disastrosi, risolvere il problema Grecia contribuirebbe a rasserenare il quadro complessivo".
- Questo è il video #600
No, scusate ma a me sembra che Draghi, Monti e von Rompuy son amichetti che se la raccontano: "straordinario lavoro di Monti!","Incredibile lavoro dell'Italia"," siamo impressionati","facciamo meno affidamento sulle agenzie"...e intanto i rendimenti delle obbligazioni italiane son ancora altissimi e conta molto poco se scendono di qualche punto. Altro che calcio al barattolo, qui siamo alle patetiche messeinscena.
RispondiEliminacontinuo a trovare interessante e anche simpatica la differenza tra i vs punti di vista tuttavia apprezzerei venissero comunicati i nomi degli azionisti di Standard & P.
RispondiEliminaun grazie come sempre molto sentito e complimenti
stefania
Non capisco l'accanimento contro le agenzie di rating.
RispondiEliminaMi pare di assistere a un ribaltamento della realtà: il debitore, anziché fare pubblica ammenda e demonizzare ogni politica che conduca a indebitarsi sconsideratamente, biasima le logiche con cui i creditori decidono come investire i propri soldi.
Solo io lo trovo paradossale?
In Moody's e S&P, non è un segreto, tra gli altri azionisti e con quote minoritarie ci sono Warren Buffet, Blackrock, Vanguard e compagnia cantante.
E allora?
In Germania, Olanda e Finlandia nessuno trema quando le agenzie di rating danno i voti, finché tra governanti ed elettori non comincerà lo scambio di debito pubblico contro voti.
e allora,
Eliminahttp://www.borsamonitor.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=1502
Poi non è che questi paesi azionisti meritano davvero l'AAA,se non altro per il debito pubblico e per il debito privato.
Grazie Neriana per le indicazioni che hai passato, per me che non sono colta in materia è molto valido leggerti
Eliminastefania
Sig.Braguzzi visto che si è parlato di rating, come mai S&P ha declassato sia Stati Uniti che Giappone non riuscendo a capire che i loro debiti di grandi dimensioni sono perfettamente sostenibili nelle circostanze attuali?
RispondiEliminaCome mai S&P ha declassato la Francia e non la Germania?
Sotto i riflettori c'è andata la Grecia ma lei sa benissimo che la questione principale degli ultimi anni viene dalle banche della Francia e della Germania che sarebbero cadute nell'insolvenza se non avrebbero creato l'EFSF.
Le banche tedesche sono in difficolta come quelle francesi, perchè quindi declassare solo la Francia?
Forse perchè i mercati si stanno già preparando per l'era del dopo-euro?(con i fiumi di capitali prevedibilmente verso la Germania)
Sig.Braguzzi, che per caso la Germania non sia un'azionista di qualche agenzia di rating?
In parte liberamente tratto dal Blog di Yanis Varoufakis, un economista greco.
http://yanisvaroufakis.eu/2012/01/14/on-the-true-causes-behind-frances-downgrade/
@Alberto la conclusione dell'intervento è degna di un "mondo perfetto" ideale anche per me, a cui anelo ma che temo e penso sia molto lontano dalla realtà.Per questa distanza esistente continuo a pensare che questo gioco al massacro delle agenzie andrebbe fermato. D'altronde le autorità pongono divieti su tutto (vedasi ad esempio operatività Short) per calmierare i mercati perchè non imporrre alle agenzie un divieto di divulgazione dei loro report che resterebbero indirzzati soltanto alle autorità che li commissionino?
RispondiElimina@Gianni Jan: che dire hai ragione su tutto. La Merkel pare discretamente inconsapevole della germanizzazione in atto in Europa , la vedo troppo preoccupata e spesso titubante per pensare che faccia parte di qualche oscuro complotto. Viceversa non può escludersi che altre forze "teutoniche" siano parte di questa terza guerra mondiale che si gioca sui tavoli della finanza internazionale. Peraltro si deve dare atto alla Germania di essere una delle poche economie realmente fondata su un ciclo produttivo mediamente di elevata qualità e dunque di meritarsi questo rispetto generalizzato.