La Banca centrale europea e la Federal Reserve riducono il costo dei finanziamenti di emergenza in dollari per le banche europee in una risposta coordinata tra sei banche centrali alla crisi del debito sovrano. I ministri delle finanze europee chiedono un maggiore impegno dal Fondo monetario internazionale e dalla Bce contro...
la crisi, dopo che non sono riusciti ad accordarsi sul potenziamento del Fondo di stabilità. Le obbligazioni italiane e spagnole calano mentre salgono i buoni tedeschi a una anno e spingono il rendimento sotto lo zero.
Philip Corsano - Economista di Gnostam LLC a Seattle, Washington: "Adesso il problema è l'Italia, se l'Italia riesce a bilanciare la crescita con la necessaria austerità, a riformare il mercato del lavoro, a raggiungere l'equità fiscale e a ridurre le barriere della creatività economica allora l'euro potrà sopravvivere".
- Risposta a Jole: "Perché un paese non vende il proprio debito alla sua banca centrale per evitare l'insolvenza?".
Le vere emergenze Italiane non sono pensioni ed art. 18 bensì, in ordine sparso: evasione, corruzione, mafia, sprechi, controllo dei prezzi, fisco, disoccupazione (e potete aggiungerne altre ...).
RispondiEliminaMa sembra che investire tempo per far diventare questo Paese un Paese normale non sia presa in considerazione come cosa buona e giusta.
Buona serata.
Riccardo
Concordo pienamente con Riccardo. Quelli sono i veri problemi dell'Italia. Notizia di ieri dell'arresto del vicepresidente del consiglio regionale lombardo!!
RispondiEliminaI cittadini onesti sono stufi di tirare la cinghia se prima non di da' l'esempio dall'alto e non si va a colpire la criminalita' e l'evasione fiscale.
buona giornata
marco
Non sono affatto d'accordo con Riccardo e Marco.
RispondiEliminaCosa significa combattere l'evasione? Il ricco che evade se ne andrà o smetterà di creare ricchezza, il povero che lavora in nero, perderà pure quel posto.
Cosa significa combattere la corruzione? Invocare la venuta di un nuovo messia Forte e Onesto? Chi preferite, Mussolini o Togliatti? Se politici e amministratori sono, al tempo stesso, i corrotti e coloro che discutono e votano leggi, quale lotta alla corruzione ci si può attendere da un sistema che si autoprotegge, come questo?
Cosa significa combattere la disoccupazione? Serve ricchezza per creare lavoro. Dove si trovano i soldi? Si esce dall'euro e si stampa moneta producendo inflazione assurda, con folli rialzi di tutte le materie importate e di riflesso anche su quelle prodotte in loco e quindi creando lavori (magari improduttivi) con salari nemmeno sufficienti per mangiare?
Io andrei nella direzione contraria.
Più tasse e più leggi vengono levate e meno evasione ci sarà e, soprattutto, meno appetibile sarà fare il politico o l'amministratore.
Il mercato, quello concorrenziale, deregolamentato, senza alcun vincolo all'accesso, dove le fortune di un'impresa non le fa il politico (totalmente depotenziato dall'assenza di leggi), bensì i clienti, è l'unica via MAI percorsa in questo paese. E i risultati sono eloquenti.
Ed è semplicemente ridicolo pensare che mettere tutto in mano al Mercato deregolamentato significhi finire nella padella delle multinazionali, basta leggere la montagna di articoli riscritti di recente sull'operato di Monti nel caso Microsoft, Honeywell-GE, Alstom. I destini delle multinazionali sono intrecciatissimi con quelli delle classi dirigenti nazionali. Senza leggi che proteggano la multinazionale dalla concorrenza, fatte apposta dagli amici politici, la multinazionale fallisce (vedere caso Fiat e le leggi protezioniste per il mercato dell'auto appoggiate da parlamento, sindacati e confindustria) o nemmeno mette piede in quella nazione. Provate a chiedervi perché non c'è nemmeno un negozio Starbucks in Italia: non reggerebbe la concorrenza della rete imponente e capillare di baretti all'angolo.
Meno leggi (a partire dall'art.18), meno tasse, meno politici = cittadini più responsabili, più consapevoli e più direttamente artefici delle proprie fortune/sfortune
@Alberto
RispondiEliminacombattere l'evasione significa x esempio fare come UK e Germania che ha fatto accordi bilaterali con la svizzera per tassare il denaro esportato illegalmente. Si stima che ci siano fra i 100 e i 400 miliardi di euro italiani sui conti svizzeri. Basterebbe tassarli al 25% per recuperare fra i 25 e i 100 miliardi di euro!! Tutti i nostri porti turistici sono pieni di barche milionarie e non dico a porto cervo o porto rotondo bensi' anche nei porti minori come Porto Ferraio all'Elba! Sarebbe facile colpire l'elusione e l'evasione solo se ci fosse la volonta' di farlo!! Certo la PREMESSA e' che ci sia un CAMBIO TOTALE della classe politica italiana e ci siano leggi piu' eque e piu' snelle. POCHE leggi ma chiare e IMMUTABILI come in germania.
marco
@alberto: mha! uscire dall'euro non sarà una scelta ma un'obbligo...
RispondiEliminastanno tenendo dentro la Grecia non si sa come nè il perchè: questo è semplicemente disgustoso e incredibile, non trovate?...o forse non si vuol dire che la Merkel ha paura che se la Grecia esce ci sia un fuggi, fuggi generale. E che ne dite di parlare dell' affermazione di Sarkosy secondo il quale "chi fa cadere l'euro si renderà responsabile dell'accensione di una nuova stagione di conflitti militari fra i paesi europei"? ...spero solo non sia vera, ma un 'invenzione della stampa...qualcuno ne sa qualcosa?
@alessandro venturi: l'atteggiamento dei politici è sempre lo stesso in ogni parte del mondo ed è quello di chi NON vuole perdere consenso.
RispondiEliminaIn quest'ottica è semplice comprendere le frasi terroristiche di Sarkozy, che poi sono le stesse che per anni abbiamo sentito pronunciare (magari anche per altri temi) dalla Lega, dal Berlusca, da Di Pietro e da tanti altri buffoni nostrani.
Sarkozy sa che dovrà smantellare lo stato sociale francese e per rendere più accettabile questa soluzione prospetta come alternativa la guerra, la barbarie e tutto quello che gli passa per la mente.
Fare discorsi apocalittici per raccogliere consenso è più facile che rubare caramelle a un bambino: il 99% del popolino dà retta a chi parla di fuoco e di fiamme, non certo a chi invita a riflettere, approfondire e a ragionare.