Il primo ministro greco George Papandreou, conferma la volontà di indire un referendum sul pacchetto di aiuto europeo e si dice convinto che la Grecia confermerà la sua adesione alla moneta unica. Il Fondo europeo per la stabilità finanziaria rinvia la vendita di 3 miliardi di euro di obbligazioni a causa delle condizioni...
sfavorevoli sul mercato del debito. I funzionari della Federal Reserve stanno organizzando un terzo giro di acquisti di attivi su larga scala, secondo gli economisti del Credit Suisse.
Giovanni Beliossi - Socio fondatore di FGS Capital a Londra: "Se la Grecia fallisce in modo disordinato l'attenzione si concentrerà sull'Italia, quello che succede ora è che l'Italia prende ordini dagli altri paesi europei e li esegue sapendo che è l'unica cosa che può fare".
La mia lettura è questa: i mercati sono terrorizzati dal fatto che si esprima direttamente il parere delle popolazioni su questi argomenti. Come dice Maurizio Piglia, tutte queste manovre (dall'euro in poi) sono state fatte sulla testa delle persone. L'alto rischio connesso ai bond greci andava bene quando si trattava di guadagnare ottime cedole... ora che si vede il rovescio della medaglia, l'unica soluzione è tirare il collo ai greci? Spettacolo divertente quello di ieri...
RispondiEliminaCrisi, deriva dal greco krisis, che significa semplicemente scelta. Indicendo un referendum, la Grecia torna all’origine della parola, alla sua etimologia. D’altra parte la Grecia, è conosciuta al mondo per i suoi miti, per il senso della “Tragedia Greca”, così diversa dalla visione disneyana o bocconiana della vita.
RispondiEliminaUscire dall’euro per i greci, significherebbe pagare la Hýbris. Nascondere la Hybris, o fare finta di nulla, porterebbe disgrazie anche alle generazioni future e ci sarebbe la vendetta degli Dei, la Nemesis. La Hybris, per i greci antichi, era un reato grave, e oggi la Hybris è rappresentata da un sistema finanziario, dai CDS, dai derivati, dagli hedge und,fovvio che i greci non vogliono più sostenere la Hybris, nemmeno al 50% concordato, perché la Nemesis ricadrebbe inevitabilmente sul futuro dei figli e del paese.
Certo sarà difficile dire, che un fallimento oggettivo, è volontario, ma, come dice M.Piglia, scalciare sempre solo il barattolo alle generazioni dei giovani, non è una soluzione.
Alla fine la Grecia, capro espiatorio della tragedia del debito occidentale, vuole decidere di uscire di scena, per far sorridere di nuovo gli Dei.
La lentezza di Germania e Francia, nel non aiutare a curare il tallone d’Achille in tempi brevi e certi, ha fatto si che l’infezione potrebbe ora essere mortale per tutto l’organismo Europa, un’Europa basato sulla fede bancaria per il Mercato e non sull’economia per l’uomo.
D’altra parte la Grecia ha l’eempio del’Islanda, che per Referendum non si è accollata il debito, e certo non se la passa peggio di come starebbe se avesse avuto il bacio dell’FMI.
La soluzione orwelliana di distruggere le case, come si distruggono pomodori ed arance, è vecchia, già tirata fuori da quel “genio della bolla” Greenspam, vera causa del colasso finanziario di mezzo mondo. (N)
I mercati non sembrano affatto terrorizzati, stanno semplicemente giocando le loro scommesse. E le stanno vincendo.
RispondiEliminaPoiché, come è evidente da tempo, molti investitori scommettono contro l'Euro, il referendum è benedettissimo da questi: se non sarà il colpo di grazia all'Euro, poco ci mancherà.
Quelli davvero terrorizzati sono i sedicenti apparati democratici.
Fino ad ora solo i mercati sono stati in grado di far muovere il culo ai governanti. Non certo quelli che si indignano.
Con la Giornata di oggi possiamo dire che è iniziato il default non controllato della Grecia.
RispondiEliminaMi dispiace, Draghi è stato sfortunato.