Il mercato azionario asiatico chiude in ribasso e lo yen si apprezza in reazione al terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il Giappone. I ribelli libici sono pronti a rifiutare l'accordo sul cessate il fuoco raggiunto dall'Unione Africana se non comporta l'uscita di Gheddafi. La Germania avverte sul pericolo del debito greco mentre il Portogallo cerca un pacchetto di aiuto da 80 miliardi di euro. Il presidente Obama dovrà affrontare un'altra battaglia contro i repubblicani sui limiti del debito governativo.
Maurizio Piglia - Direttore investimenti della banca Savings & Investments a Auckland, Nuova Zelanda: "Quello che conta in realtà é il premio che il mercato deciderà di chiedere per continuare ad assorbire debito americano, se gli Stati Uniti devono sfondare il tetto e emettere altro debito non riusciranno a classarlo a costo zero come adesso".
ciao Luciano, mi piacerebbe sapere come spiega il bravo Maurizio il primo deficit trimestrale della bilancia commerciale della cina dopo 7 anni nonostante la svalutazione dello yuan.
RispondiEliminaIn secondo luogo vorrei una sua opinione su questa UE pronta a puntare il dito contro i paesi indebitati ma menefreghista circa il problema dell'immigrazione in Italia. Sarebbe favorevole o contrario all'uscita dell'Italia dall'europa? e magari anche a un ritorno della lira? cosa succederebbe?
grazie, a presto
Lux74
Caro Lux74
RispondiEliminaInnanzitutto, lo yuan, pur ancorato al $USA, ha rivalutato, lentamente, contro la valuta americana, che ha invece continuato a perdere. Credo lo youan abbia "spostato" il peg col $ US di circa il 7% solo quest'anno...ma non e' questo il punto principale.
Il punto e' che i Cinesi hanno sotituito la crescita dell'export con la crescita interna, e il deficit commerciale , sia pure ridotto in valore assoluto, ne e' il risultato piu' visisbile.
La mia opinione sulla UE, e' la stessa che nel video, e' un 'accozzaglia di interessi divergenti, non e' mai stata una nazione, e non lo diventera' con queste regole o con un'unione puramente monetaria. Per questo lascia il problema dei suoi confini...agli Stati di confine, anche se penso che la recente polemica del nostro Primo Ministro abbia molto di strumentale nel deviare l'attenzione da se e deviarla su qualcos'altro, che comunque e' un problema.Non ero un entusiasta dell'Euro, penso che il vero cambio lira/euro sia stato fatto a 1,000 lire per prezzi degli asset e dei generi di consumo e a cambio ufficiale per i salari. Risultato: potere d'acquisto dimezzato in meno di 2 anni. Un ritorno della lira? Il costo dei nostri input diventerebbe proibitivo, visto che non avremmo esitato a svalutare... Il cosa succederebbe richiederebbe un libro...e forse non basterebbe.
Un Saluto