La Spagna subisce il peggioramento della valutazione creditizia da parte di Moody's Investors Service a causa delle stime sul costo necessario a riequilibrare il sistema bancario. L'euro reagisce calando al minimo della settimana contro il dollaro. Le Borse asiatiche chiudono in ribasso, la violenza in Libia limita l'ottimismo sulla ripresa globale e l'economia del Giappone si contrae oltre le stime. La Cina pubblica il maggiore deficit commerciale degli ultimi sette anni. La Corea del Sud alza i tassi di interesse di 25 punti base.
Maurizio Piglia - Direttore investimenti della banca Savings & Investments a Auckland, Nuova Zelanda: "Nell'intera classe politica italiana non c'é nessuno a cui in qualche modo interessino le sorti del paese, andrebbero mandati brillantemente tutti a casa a pedate e sostituiti con della gente completamente nuova".
- Risposta a Luigi: "Perché la Bce dice di voler alzare i tassi di interesse?"
Ma dunque in NZ la vita costa meno che in Italia?
RispondiEliminachiaro e tutto condivisibile come sempre!!!!
RispondiEliminaCaro Maurizio sempre interessanti i tuoi video. Per quanto riguarda l'Italia (che tu vedi lucidamente da lontano, beato te), è sconfortante vedere come la classe politica probabilmente ignori del tutto i rischi impliciti nell'evoluzione della curva demografica e del mercato del lavoro rispetto al risparmio nazionale.
RispondiEliminaInsomma, condivido la mancanza di parole circa la politica italiana, basta vedere le recenti buffonate sulla riforma "epocale" della giustizia, quella che anche Bersani - facendomi venire un fegato così - chiama "servizio", come se fosse sullo stesso piano dell'anagrafe o dei trasporti pubblici. Non un potere, si noti, un servizio. Probabilmente questi pensano che Montesquieu sia un vino francese. Ma del resto, si sa, con la cultura non si magna.
Ciao
A.
Sì, tutti a casa a pedate, non ci piove.
RispondiEliminaDove non arrivo a capire è perché mai dovremmo attenderci che la nuova generazione di amministratori possa dimostrarsi migliore.
In democrazia, gli amministratori non pagano per la propria incompetenza. La democrazia non si cura di stimolare il capace o scoraggiare il disonesto.
Il voto è una caramellina (già ciucciata) data come contentino all'elettore. Non lo dico io, ma lo dimostrano le percentuali di astensionismo che crescono a ogni elezione, in Italia e in Europa.
In millenni l'organizzazione della società si è diversificata, modificata ed evoluta: perché mai la democrazia dovrebbe essere il modello finale?
Perché non togliere poteri allo Stato e lasciare che l'individuo decida per sé, attraverso i semplici e naturali (ancestrali) meccanismi di mercato?
Dai tempi di Montesquieu ad oggi sono passati quasi tre secoli, potremmo anche fare uno sforzo e andare oltre.
Tendere a una società regolata da un mini-diritto (gli unici reati sono quelli contro la persona e contro la proprietà) applicato da un mini-stato sostenuto da un mini-esborso del contribuente (non da una maxi-taglieggiamento come avviene da decenni).
Tutto il resto regolato da contratti individuali o comunque non vincolati ad accordi istituzionali, dove i contraenti stabiliscono presso quali tribunali (privati! sì, perché non c'è nulla di male che la giustizia sia un servizio, quando il cittadino) e con quali codici dirimere eventuali contraddittori? Questo è mercato, non certo l'attuale economia corporativista che pullula grazie all'appoggio dei governi.
Non dico da domani, ma a tendere.
Cosa c'è di sbagliato in tutto ciò? Perché si sentono sempre invocazioni a migliori interpreti e nessuno mette mai in discussione il canovaccio?
Piglia secondo lei posso continuare a costruirmi (x 3/5anni) un portafoglio azionario per lo più esposto sul Giappone o è secondo lei preferibile espormi sui mercati emersi?
RispondiEliminaCome sempre Grazie Mille e arrivederci.