L'euro si rafforza e l'azionario asiatico cala in reazione alle preoccupazioni relative all'aumento del prezzo del petrolio che potrebbe spingere le banche centrali ad alzare i tassi di interesse per contenere l'inflazione. Il greggio sale dal livello di chiusura più alto in oltre due anni in seguito alla violenta repressione delle proteste in Libia. La Germania indica che l'Unione europea potrebbe rinegoziare i termini del salvataggio della Grecia.
Roberto Malnati - Responsabile gestione di Global Opportunity Investments a Lugano: "Una valuta forte in un momento di deciso apprezzamento del petrolio funziona da ammortizzatore e permette di assorbire i costi energetici, il deprezzamento dell'euro potrebbe essersi interrotto ed é possibile rivedere livelli importanti intorno a 1,40 dollari".
- Risposta a AndreaG: "Com'é che le banche chiedono maggiore liquidità alla Bce mentre dovrebbero averne una quantità enorme che però non inseriscono nel sistema?"
I prezzi delle azioni statunitensi se si usa il metodo di Shiller che mette a confronto i prezzi correnti con la media degli utili degli ultimi dieci anni sono sopra la media (di questo rapporto prezzi/utili) degli ultimi decenni. I prezzi delle azioni dunque non sono bassi rispetto agli utili.??
RispondiEliminaUno spunto per i nostri esperti
Grazie e complimenti a tutti.
Grazie per la risposta. Alla prossima!
RispondiEliminaAndrea G.