Nokia forma un'alleanza con Microsoft per arginare l'avanzata dei rivali Google e Apple, il titolo crolla in Borsa. Il mercato azionario cala, il dollaro si rafforza il prezzo del petrolio aumenta. Gli investitori temono la possibilità che la Cina decida ulteriori rialzi dei tassi di interesse, alcuni risultati societari deludono le attese e in Egitto aumentano le proteste dopo che il presidente, Hosni Mubarak, ha rifiutato ancora di dimettersi.
Maurizio Piglia - Direttore investimenti della banca Savings & Investments a Auckland, Nuova Zelanda: "Puntare sulla Microsoft per l'innovazione del software é il bacio della morte per il titolo Nokia, invece di avere nei suoi telefoni il sistema operativo di uno dei due grandi contendenti si accontenta di quello del terzo incomodo".
@Piglia: a proposito del debito dei consumatori. Subito dopo la crisi dei mutui subprime, si sentiva da più parti che la prossima catastrofe avrebbe riguardato il sistema delle carte di debito americano, su cui gravava il rischio di numerose insolvenze.
RispondiEliminaAl momento non ne sento più parlare.
Era solo una delle tante frettolose profezie che si facevano in quei giorni o è qualcosa che potrebbe tornare d'attualità?
Saluti
Salve Luciano e complimenti per il grande impegno che tu e tutti i tuoi esperti mettete su questo bellissimo sito.
RispondiEliminaHo una domanda che da tempo mi pongo e che credo sia interessante per una analisi. Nel 2013 il governo degli stati uniti dovrà rinnovare il contratto con la FED, e presumendo che da quì alla data di scadenza ci saranno altri Q.E.(n) e altre manovre di politica monetaria, la mia domanda è questa:
Cosa succederebbe se il governo decidesse di non rinnovare il contratto di concessione con la FED?
Ciao Anonimo, grazie!
RispondiEliminaMagari puoi illuminarci tu sull'argomento. Ho fatto delle ricerche e ho trovato chi dice che la concessione alla Federal Reserve come banca centrale degli Stati Uniti scade il 23 dicembre del 2013 e chi invece dice che non esiste una data di scadenza.
Credo che la seconda ipotesi sia la più plausibile. Meglio ancora: il Congresso degli Stati Uniti ha la facoltà di revocare la concessione alla Fed ma non esiste nessuna data di scadenza. Ripeto comunque che non ho trovato documenti a decisivo supporto di nessuna delle due possibilità.
Per quanto riguarda la tua domanda, penso proprio che la revoca non sia un'opzione, non ai giorni nostri. Se proprio vogliamo speculare, la storia suggerisce che se fosse revocata la concessione all'attuale Federal Reserve gli Usa creerebbero una nuova banca centrale. Quale? Rimane una domanda aperta ad altre 1000 speculazioni.
La Prima Banca degli Stati Uniti - "First Bank of the United States" - nacque nel 1791 e finì nel 1811 perché l'allora presidente Madison rifiutò di rinnovare la concessione.
Dal 1811 al 1816 gli Usa non hanno avuto una banca centrale.
La "Second Bank of the United States" fondata nel 1816 trovò una fine simile alla prima nel 1836 quando il presidente Jackson decise di non rinnovarle la concessione.
Entrambe le banche, la prima e la seconda, erano basate sul sistema della Bank of England.
Dal 1837 al 1913 si sono susseguiti: Free Bank Era, Independent Treasury System, National Banks.
La crisi del 1907, "Bankers' Panic" e la serie seguente di "panici finanziari" causarono una forte richiesta di riforme bancarie e valutarie che portarono alla creazione, nel 1913, del Federal Reserve System che é attivo ancora oggi.
Saluti
Grazie mille per aver raccolto la mia domanda, questa questione del rinnovo della Fed mi h sempre incuriosito, la FED come agenzia è arrivata ad un punto di non ritorno, per cui credo che i suoi spazi di manovra per rilanciare l'economia siano ridotti al minimo senza una spinta delle industrie. Il governo non potrebbe dare un aut aut alla fed chiedendo di rivedere le regole del FOMC? Non possono continuare ad aggiungere passivi sui libri contabili...
RispondiEliminaMatteo.
@Alberto
RispondiEliminaPer il momento, il focus rimangono le case e i mutui, ma ti confermo che . dal punto di vista statistico, il debito "privato" delle famigli americane, rimane molto alto, anche se molti hanno gia' preso la via del risparmi e della riduzione di questo debito, quelli che, almeno, un lavoro l'hanno ancora e ritengono di dover ripagare i debiti.
Non credo fosse una frettolosa profezia, e' che gli eventi si dispiegano ad un loro passo preciso..la crisi del '29, come la chiamiamo noi, dispiegava i suoi effetti ancora nel 37/38.
@Matteo
Sul non rinnovo del mandato Fed, l'eccellente risposta di Luciano ha stabilito esistono 2 precedenti storici; e' interessante notare che James Madison, quarto Presidente degli Stati Uniti, considerato l'estensore materiale di gran parte della Costituzione americana, fu un oppositore , a suo tempo, di Alexander Hamilton proprio sul terreno della creazione di una Banca Centrale, e si schiero' con Thomas Jefferson, che ne era un fiero oppositore...ma fu l'architetto della creazione della seconda banca centrale, per rispondere all'enorme debito dellla Guerra del 1812 con L'inghilterra e l'inefficacia delle banche degli Stati....
E' sempre bene conoscere La Storia..giusto per non ripetere gli stessi errori...