Il mercato azionario asiatico al di fuori del Giappone è in ribasso appesantito dalle aziende cinesi in seguito al timore che il governo di Pechino possa cercare di rallentare l'aumento dei prezzi degli attivi. Salgono le banche giapponesi che permettono all'indice Nikkei 225 il maggiore incremento da giugno.
Roberto Malnati - Responsabile della gestione di Global Opportunity Investments a Lugano: "I cinesi con il loro surplus commerciale vogliono mostrare di essere in grado di gestire gli effetti della politica monetaria degli Stati Uniti, mentre gli americani regalano al G20 il recente apprezzamento del dollaro".
- Risposta a
Gianni: "In che modo gli Stati Uniti potrebbero contenere le eventuali ambizioni capitalistiche della Cina?"
Alberto: "Il processo di delocalizzazione del lavoro dall'Italia verso i paesi emergenti è irreversibile?"
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