lunedì 15 novembre 2010
La Germania fuori dall'euro, improbabile non impossibile
L'azionario asiatico si divide tra i due segni, calano i produttori di materie prime e i titoli bancari. Gli investitori speculano sulla possibilità che la Cina possa adottare ulteriori misure per rallentare l'aumento dei prezzi. Il dollaro sale al massimo delle ultime cinque settimane contro lo yen mentre calano le obbligazioni statali americane. Persiste l'incertezza sui bisogni finanziari dell'Irlanda.
Roberto Malnati - Responsabile della gestione di Global Opportunity Investments a Lugano: "La crisi del debito minaccia la stabilità e l'unione dei paesi europei, per quanto possa sembrare fantafinanza è realistico immaginare che la Germania possa uscire dall'euro".
3 commenti:
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Alcuni cinesi si stanno comportando proprio come fece il Giappone negli anni ’80 – dice un dirigente di una grande banca – Allora Tokyo, intossicata dalla crescita economica credette nel libro-manifesto ‘Il Giappone numero 1’, pensando di superare l’economia Usa e di comprarsi mezza America. E come è finita? Che il Giappone è entrato in un periodo di ormai quasi 25 anni di depressione.
RispondiEliminaLa Cina sta vivendo la stessa illusione del Giappone anni 80'?
Secondo lei dott.Malnati c'è il rischio che in futuro tra Cina e Stati Uniti si crei una cattiva atmosfera per gli affari?
Grazie.
Ciao, sempre molto interessanti.
RispondiEliminaCosa significherebbe per l'Euro, l'uscita della Germania ? E per la Germania ?
Si diceva che la Deutsche Bank fosse molto esposta verso alcuni PIIGS, non sarebbe un boomerang ?
E per gli altri paesi dell'Euro, dopo un primo forte impatto, non potrebbe tramutarsi in una grossa opportunità per l'esportazione dei proprio prodotti ?
Bravo Roberto, attento e lucido come sempre. Dall'ultima parte dell'intervento emerge il nocciolo della questione, più volte richiamato qui a Vloganza: accountability. La differenza tra FED e BCE impone ai paesi membri una grossa riflessione su come uscire da questa situazione che ogni giorno peggiora. La politica del vogliamoci bene è finita proprio per come è iniziata, esistono paesi che non hanno neppure la forza di pagare gli stipendi dell'amministrazione pubblica, immaginiamo il resto. Provocazione: ma siamo sicuri che l'intervento della FED non stia cominciando a dare i primi frutti?
RispondiEliminaPS: non mi insulti Maurizio, ma insieme abbiamo notato che qualcosa sta cambiando e sto solo riflettendo ad alta voce.
Un caro saluto a te Luciano e a tutti gli avventori...